Man mano che acquisite pratica sarete sicuramente tentati di ampliare la vostra dotazione di coltelli da cucina. Le tipologie che vi presentiamo qui sono destinate infatti a mani esperte, e specifici per lavorare determinati alimenti. Alcuni sono costosi, ma del resto avere il coltello giusto di buona qualità per ogni circostanza è una soddisfazione impagabile, è una volta in nostro possesso me ne potrete rendere conto da soli. Non ci credete? Provate ad aprire delle ostriche, a sbucciare un pompelmo o a sfilettare il pesce…

Primo, la sicurezza

I coltelli sono dei pezzi magnifici, ma pericolosi. C’ho detto, se li trattiamo con attenzione avremo pochissime probabilità di incorrere in qualche infortunio.

Non verificate mai l’affilatura passando un dito lungo la parte tagliente. Se proprio volete testare la lama, sfiorata la in senso perpendicolare.

Un coltello ben affilato è molto più sicuro di uno che non lo sia:  quest’ultimo, infatti, richiede più sforzo, con conseguente maggior rischio.

Se per appendere i coltelli usati una barra magnetica, fate in modo che sia fuori portata dei bambini e degli animali di casa.

Non lasciate mai i coltelli nel lavello, specie se immersi nell’acqua saponata che li nasconde dalla vista.
Non usate i coltelli con il manico unto, che potrebbe sfuggire di mano.
Se lasciate il coltello sul piano di lavoro fate attenzione che non sporga dal bordo:  potrebbe essere raggiunto da un bambino, cadere sul pavimento o, peggio, sui piedi di qualcuno.

Coltello da prosciutto

Viene usato per ricavare fette lunghe e sottili. La lama è stretta, piuttosto flessibile, è lunga almeno 25 cm punto nuova riga si assottiglia in modo appena percettibile in tutta la sua lunghezza, permettendo così di effettuare un taglio “parallelo” e ottenere fette incredibilmente regolari – cosa impossibile con una lama di forma più appuntita che vi costringerebbe a tagliare in senso diagonale.

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Coltello per surgelati

Coltelli di prima necessità, anche perché è meglio aspettare che un alimento sia scongelato prima di andare a tagliarlo, a tutto vantaggio del risultato finale. Se decidete comunque di procurarmelo, il requisito fondamentale è una lama robusta e profondamente seghettata. Inoltre, deve essere più lunga del pezzo che dovete tagliare.

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Sfiletto

Questo elegante coltello a una lama sottile, piacevolmente sagomata e flessibile, in modo da rimanere aderente alla lisca o all’osso dell’animale da sfilettare. La lama deve essere lunga almeno 18 cm e deve essere tenuta perfettamente affilata perché possa eseguire un lavoro a regola d’arte.

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Disosso

Il coltello per disossare è caratterizzato da una lama affusolata e da una punta acuminata e robusta. La lama può essere rigida o flessibile, larga 1,5-2,5 cm. Una lama larga e rigida è adatta per lavorare tagli di carne grandi, con un unico, mentre quella più sottile è flessibile si presta meglio disossare pollame e pesce.

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Coltello da formaggio

La lama è caratterizzata da alveolature o vere e proprie “finestre” che impediscono ai formaggi molli di rimanervi attaccati, mentre il filo seghettato permette di tagliare agevolmente i formaggi a pasta dura.

La punta doppia a uncino, infine, funge da forchettina per trasferire comodamente il formaggio nel piatto.

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Cuneo da parmigiano

La lama rigida, a forma di foglia, è l’ideale per staccare pezzetti di formaggio dalle forme a pasta dura come il parmigiano. Va conficcato imprimendogli una leggera rotazione.

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Coltello per pompelmo

È provvisto di una lama lunga e sottile, seghettata, dalla punta ricurva, ideale per inserirsi tra la polpa e la buccia del frutto, seguendone perfettamente il contorno.

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Coltello per ostriche

I due profili taglienti e la punta a lancia servono a forzare le valve della conchiglia. La guardia protegge la mano e impedisce alla lama di penetrare troppo in profondità uscendo dalla parte opposta. La punta serve anche per staccare il mollusco.

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Trinciante da carne e forchettone

Questo coltello scivola tra le fibre come se tagliasse il burro, mentre il forchettone tiene fermo il pezzo di carne. Scegliete un coltello con una lama di almeno 20 cm.

Questo modello ha il dorso che si assottiglia progressivamente fino a formare una punta molto stretta, perfetta per insinuarsi tra la carne è l’osso. La curvatura sul lato inferiore prolunga di fatto la parte tagliente. Il forchettone alle punte a baionetta che, diversamente da quelle a sezione tonda, fissano più saldamente il pezzo di carne. Per la massima efficacia stringete i rebbi mentre con l’altra mano procedete al taglio.

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