Le Bracioline alla Palermitana sono uno dei piatti più amati della tradizione gastronomica di Palermo, espressione perfetta della cucina semplice e saporita siciliana. Si tratta di piccoli involtini di carne impanati e cotti alla griglia o al forno, la cui origine risale alle abitudini delle famiglie popolari, che cercavano di valorizzare tagli di carne economici con condimenti ricchi e gustosi.
Il termine “bracioline” deriva dal metodo di cottura sulla brace, che caratterizza molte preparazioni della cucina palermitana. La particolarità di questa ricetta sta nell’impanatura, fatta con pangrattato, prezzemolo, aglio e pecorino, che dona alle bracioline quella croccantezza e quel profumo inconfondibile. L’uso del pangrattato, elemento ricorrente nella cucina siciliana, risale all’antica pratica di non sprecare mai il pane avanzato, trasformandolo in un ingrediente versatile e prezioso.
Chi osa chiamarle semplicemente braciole ripiene potrebbe anche essere lapidato.
Questo piatto è espressione della ricchezza della cucina palermitana che riesce a coniugare perfettamente le carni con l’utilizzo sapiente di ingredienti poveri come le cipolle rosse di tropea ed il pangrattato.
Le bracioline alla Palermitana raccontano la storia di una cucina povera ma ingegnosa, capace di creare sapori straordinari con pochi elementi. Tradizionalmente preparate per pranzi domenicali o grigliate in famiglia, oggi sono un piatto che porta con sé l’anima di Palermo, la convivialità e il calore delle sue tavole.
Stendere le fettine di carne
su un tagliere e dividerle a metà cercando di ricavare due fettine di forma triangolare.
Preparate il ripieno unendo a 150 gr di pangrattato, il prosciutto cotto tritato finemente, il pecorino pepato tagliato a piccolissimi cubetti, il pecorino stagionato (o parmigiano)
grattugiato, il prezzemolo tritato finemente a coltello, la salsa di pomodoro e l'olio.
Mescolate bene sino ad ottenere un composto ben amalgamato e sufficientemente umido. Aggiustate di sale.
Stendete la fettina di carne con la base grande del triangolo verso di voi e porre al centro un quadratino di ripieno pari a circa metà cucchiaio. Piegare i lembi laterali verso il centro
a contenere la farcia.
Sfogliare la cipolla e ricavarne dei pezzi larghi quanto gli involtini, quindi sbollentarli in acqua calda bollente salata per circa tre minuti.
Comporre gli involtini negli spiedini da otto pezzi intervallando sfoglie di cipolla di Tropea appena sbollentata a foglie di alloro tagliate a metà. Compattare bene gli involtini
fra loro.
Passare gli spiedini in olio extravergine di oliva e successivamente nel pangrattato.
Arrostire alla brace oppure in forno in modalità grill fintanto che il pangrattato non sarà ben dorato su entrambi i lati.
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