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Difficoltà

Facile

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Preparazione

40 minuti

Dosi

2 persone

Costo

Facile

Presentazione

Il “Trunzu” è una bontà che serve per preparare un ottimo primo piatto tipico siciliano, per la precisione originario di Acireale.
Il trunzu è un caovolo (Brassica oleracea var. gongylodes) coltivato da sempre nel catanese.
Questo cavolo il cui nome è usato anche come sfottò dai catanesi agli acesi, da qualche tempo è diventato un presidio slow food.
Come tante coltivazioni che crescono attorno all’etna questo presenta delle striature violacee e presenta delle caratteristiche organolettiche uniche, vitamine e fote capacità detossificante.
Già nella prima metà del Novecento la faceva da padrone nei mercati della zona, poi ebbe un calo di vendite negli anni della seconda guerra mondiale, in cui si preferivano coltivazioni più redditizie.

Oggi il consorzio Slow Food sta coinvolgendo molti produttori al recupero della coltivazione di questa delizia.

Ingredienti per 4 persone

  • 200 gr di spaghetti
  • 2 cavoli di Aci
  • 200 gr pomodorini maturi
  • 2 cucchiai di salsa di pomodoro
  • 1 spicchio d’aglio
  • peperoncino
  • olio d’oliva
  • sale

Preparazione

Ripulire il trunzo dalle foglie esterne, con l’ausilio di un coltello sbucciare la rapa che vi è alla base e tagliarla a dadini.
A questo punto mettere la rapa a dadini e le foglie a bollire per 15 minuti.

In una padella soffriggere l’aglio con olio.
Scolare il cavolo, senza buttar via l’acqua, e saltarlo in padella aggiungendo i pomodorini, dopo averli sbucciati.
Aggiungere peperoncino fresco.
Nell’acqua dove si è bollito il cavolo cucinare la pasta, quando cotta saltarla in padella con il cavolo, impiattare e spolverare con caciocavallo.