La pasta reale, conosciuta anche come pasta di mandorle, è un dolce tipico siciliano che ha radici antiche, risalenti all’epoca araba in Sicilia. La sua preparazione è legata alla tradizione dolciaria dell’isola, dove l’utilizzo delle mandorle ha assunto un ruolo centrale. Q
uesta prelibatezza è spesso associata alle festività religiose e alle celebrazioni, nonché a occasioni speciali come matrimoni e battesimi. Nel corso dei secoli, la pasta reale si è evoluta e ha preso forme e varianti diverse, diventando un simbolo della pasticceria siciliana.
La pasta reale è una preparazione a base di mandorle macinate, zucchero e albumi d’uovo, lavorati fino a ottenere un impasto morbido e modellabile. È nota per il suo sapore dolce e la sua consistenza fine, che la rendono ideale per essere utilizzata in molteplici dolci.
Un uso particolarmente celebre della pasta reale è per la creazione della frutta martorana, dolciumi che riproducono frutta e verdura in modo così realistico da sembrare veri. Questi dolcetti, decorati con colori vivaci e dettagli meticolosi, sono spesso presentati come opere d’arte.
Inoltre, la pasta reale è la base per altri dolci tipici siciliani, come le pecorelle pasquali, simbolo della Pasqua siciliana, e le olivette di Sant’Agata, un dolce tradizionale catanese dedicato alla patrona della città.
È anche utilizzata come involucro per la famosa cassata siciliana, dove avvolge un ripieno di ricotta dolce e frutta candita.
Il risultato è un dolce molto dolce, per alcuni decisamente stucchevole, quindi va consumato con moderazione. La sua ricchezza e versatilità lo rendono un elemento fondamentale della tradizione pasticcera siciliana, amato e apprezzato in ogni occasione.
La preparazione casalinga di questa bontà è alquanto semplice.
Innanzi tutto occorre sciogliere lo zucchero nell’acqua,
fino a portare ad ebollizione il composto, e togliere il
tegame dal fuoco non appena lo zucchero comincia a filare, attenzione a non
bruciare lo zucchero, a questo punto aggiungere la farina di mandorle e la
vaniglia ed amalgamare con cura.
Su di un tavolo di marmo opportunamente bagnato versare il composto,
appena questo si raffredda bisogna impastare
finché il composto non diventi liscio e compatto.
A questo punto dare la forma che più si desidera a mani libere o tramite l’uso di formine.
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