La Caponata è uno dei piatti più emblematici della cucina siciliana, un vero e proprio simbolo della tradizione culinaria dell’isola. Le sue origini sono antiche e incerte, ma una delle teorie più diffuse fa risalire la caponata al periodo arabo-normanno, quando la cucina siciliana iniziò ad arricchirsi di ingredienti provenienti dal Medio Oriente e dal Nord Africa.
Forse questo è uno dei più tipici dei piatti tipici siciliani, ma questo fatto non la rende una ricetta universale, anzi ne esistono tantissime varianti che cambiano da provincia a provincia.
Anche il nome di questa ricetta non ha origini ben chiare, anche se sembrerebbe che derivi dal nome del pesce Lampuga che in Sicilia viene chiamato Capone, un pesce che veniva servito accompagnato da salse agrodolci simili a quelle che oggi caratterizzano questo piatto. Col tempo, il pesce venne sostituito con le verdure, e la melanzana divenne la regina indiscussa della ricetta.
Ogni provincia siciliana ha la sua variante di caponata, ma l’elemento comune a tutte le versioni è il sapore agrodolce, ottenuto grazie all’equilibrio tra zucchero e aceto. Le verdure protagoniste – soprattutto melanzane, peperoni, sedano, olive e capperi – vengono fritte e poi unite in un’unica preparazione, creando un piatto dal sapore complesso e ricco di sfumature. La caponata, originariamente preparata come piatto povero contadino, è oggi una prelibatezza che esprime il meglio della cucina siciliana.
La Caponata si presenta come un tripudio di colori e sapori mediterranei, con le melanzane dorate, i peperoni vibranti e il tocco di verde delle olive e del sedano. Il piatto viene solitamente servito in una grande terrina, che invita alla condivisione, ideale come antipasto o contorno per un pasto estivo.
La consistenza morbida delle verdure fritte si fonde con il sapore unico dell’agrodolce, che dona freschezza e un tocco esotico a ogni boccone. La caponata può essere servita sia calda che fredda, ma è forse ancora più gustosa quando lasciata riposare per qualche ora, affinché i sapori si amalgamino perfettamente.
Accompagnata da fette di pane croccante o da una focaccia fragrante, la Caponata è un piatto che trasporta immediatamente chi lo assapora tra i profumi e i colori della Sicilia, regalando un’esplosione di gusto che unisce dolce e salato in un equilibrio perfetto.
Qui vi Presentiamo una versione semplice di questa bontà che in ogni caso in ogni sua declinazione mantiene una caratteristica: l’agro dolce per insaporire le verdure.
Adesso vi diremo come preparare una gustosa e succulenta
caponata.
Dopo aver lavato per bene le melanzane, tagliamo via le due estremità e
tagliatele a cubetti di meno di 2 cm per lato.
Mettere questi cubetti dentro uno scolapasta e cospargete con il sale grosso e lasciatele riposare per circa un'ora.
Lavare il sedano e tagliatelo a tocchetti di circa un 1 cm e metterli in una pentola di acqua bollente e salata per circa 4 minuti di cottura, scolare e lasciare ad asciugare, aiutevi con un canovaccio.
Tagliere le cipolle a fette sottilissimi e tutte di spessore uguale, e fatele dorare in padella con pochissimo olio, quando saranno ammorbidite aggiungere i capperi dopo averli
dissalati, poi le olive snocciolate ed infine i pinoli, lasciare il tutto in padella a fuoco molto lento per circa 10 minuti.
Lavare i pomodori e tagliarli a cubetti di circa 1 cm ed aggiungerli nel tegame
con le cipolle e gli altri ingredienti e cuocete per ancora una ventina di minuti a fuoco lento.
In un'altra padella soffriggere il sedano precedentemente sbollentato.
A questo punto prendere le melanzane e friggerlein abbondante olio di semi bollente, una volta cotte mischiarle con gli altri ingredienti, aggiungere anche il sedano e mescolare
per amalgamare il tutto.
A questo punto aggiungere zucchero ed aceto bianco di vino.
Laciare sfumare per bene l'aceto e quindi spegnere la fiamma.
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